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New Consumer Agenda

(comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, COM/2020/696)

 

La New Consumer Agenda, presentata dalla Commissione europea il 13 novembre 2020, all’esito di un intenso percorso di confronto con i soggetti interessati, rappresenta un “documento-guida” in materia di tutela dei consumatori a livello comunitario e nazionale.

Quest’ultima, infatti, pur ponendosi in linea di continuità con la European consumer agenda del 2012, definisce i nuovi settori prioritari di intervento nel quadro delle importanti sfide che l’Unione è chiamata ad affrontare, ponendo nuovi e più ambiziosi obiettivi e delineando, del pari, le relative linee programmatiche di azione (cd. azioni).

Nello specifico, l’Agenda individua le priorità ed i punti d’azione cruciali sui quali gli Stati membri saranno chiamati a lavorare insieme, tanto a livello europeo quanto nazionale, suddividendoli in cinque “settori”:

 

  1. transizione verde;
  2. trasformazione digitale;
  3. applicazione efficace dei diritti dei consumatori e mezzi di ricorso;
  4. esigenze specifiche di determinati gruppi di consumatori;
  5. cooperazione internazionale.

 

Il documento mira, inoltre, ad aumentare la protezione e la resilienza dei consumatori durante e dopo la pandemia di COVID-19 e si inserisce, in tal senso, in un più ampio quadro di iniziative della Commissione, quali il Green Deal Europeo, il Piano d’azione per l’economia circolare e la comunicazione “Plasmare il futuro digitale dell’Europa”. L’emergenza sanitaria ha determinato, infatti, il sorgere di una serie di criticità con riferimento alla tutela dei diritti dei consumatori, che hanno imposto alcuni interventi correttivi.

Anzitutto, viene segnalata la necessità di garantire una tutela piena, uniforme ed effettiva in tutta l’UE ai diritti dei viaggiatori e dei passeggeri per le ipotesi di cancellazione del viaggio; a tal fine, il documento individua tra le priorità d’intervento una verifica circa l’adeguatezza della cd. direttiva sui pacchetti turistici (direttiva UE 2015/2302) e delle normative in materia di diritti dei passeggeri (in particolare Reg. CE 261/2004, Reg. CE 1371/2007, Reg. UE 1177/2010 e Reg. UE 181/2011) rispetto al mutato contesto socio-economico (cd. Azione 1).

Del pari, si evidenzia la necessità di svolgere un’analisi dell’impatto a lungo termine del COVID-19 sui modelli di consumo, che servirà da base per le future iniziative politiche (cd. Azione 2).

Da ultimo, viene messa in rilievo l’impennata delle truffe a danno dei consumatori, delle tecniche di marketing ingannevoli e delle frodi negli acquisti online, al cui contrasto ha fortemente contribuito la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (cd. CPC Network, Reg. CE 2006/2004 modificato dal Reg. UE 2017/2394), che, pertanto, è indispensabile continuare a sostenere ed implementare (cd. Azione 3).

 

  1. Transizione verde

 

L’Agenda si sofferma sull’importanza di garantire che i consumatori abbiano a disposizione sul mercato prodotti sostenibili a ridotto impatto ambientale e, del pari, informazioni accurate al fine di poter operare una scelta consapevole di consumo.

Pertanto, sarà presentata una proposta legislativa (cd. Azione 4) destinata a regolamentare le informazioni commerciali, al fine di garantire che i consumatori abbiano a disposizione informazioni veritiere ed accurate relative alla sostenibilità dei prodotti (contrastando pratiche commerciali scorrette, come il cd. greenwashing); una ulteriore proposta, poi, sarà volta a disciplinare le cd. dichiarazioni verdi – che individuano l’impronta ambientale del singolo prodotto – e ad implementare il marchio Ecolabel UE, anche sui mercati elettronici.

Nel quadro così delineato, si intende inoltre coinvolgere gli operatori economici per incoraggiarli ad assumere impegni a favore di un consumo sostenibile, anche al di là di quanto richiesto dalla normativa in materia (cd. Azione 5), ed a favorire la cd. elettronica circolare (garantendo, ad esempio, il diritto alla riparazione dei prodotti e la durabilità degli stessi, cd. Azione 6).

 

  1. Trasformazione digitale

 

La trasformazione digitale sta cambiando radicalmente la vita e le abitudini dei consumatori, offrendo opportunità di sviluppo innovative ma creando, al contempo, nuove criticità.

Tra le priorità d’azione, viene pertanto individuato il contrasto alle pratiche commerciali online che violano il diritto dei consumatori di operare una scelta informata, abusano delle loro inclinazioni comportamentali ovvero alterano i loro processi decisionali, come accade con i cd. “modelli oscuri” e la pubblicità occulta. Si intende quindi aggiornare i documenti di orientamento relativi alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali e alla direttiva sui diritti dei consumatori, al fine di valutare se siano necessarie ulteriori misure legislative o altre azioni a medio termine (cd. Azione 7).

L’attenzione viene rivolta, inoltre, all’esigenza di disciplinare l’economia digitale e i requisiti per l’intelligenza artificiale (IA), tenendo conto della necessità di adeguare le norme vigenti al processo di digitalizzazione ed all’aumento dei prodotti “connessi” (cd. Azione 8).

Seguendo tale linea di intervento, emerge altresì la necessità di elaborare una proposta di revisione della normativa relativa alla sicurezza dei prodotti, al fine di adeguarla al nuovo contesto del mercato digitale (cd. Azione 9).

Da ultimo, il documento focalizza l’attenzione sui temi del credito al consumo e della commercializzazione dei servizi finanziari, evidenziando l’opportunità di elaborare una proposta di revisione della normativa di settore al fine di rafforzare la tutela dei consumatori nell’ambito della digitalizzazione dei servizi finanziari al dettaglio (cd. Azione 10).

 

  1. Applicazione efficace dei diritti dei consumatori e mezzi di ricorso

 

È importante che ciascuno Stato membro attui ed applichi tempestivamente il diritto dei consumatori, garantendo il rispetto dei loro diritti. In tale ottica, dovrà essere favorito, in particolare, il recepimento, l’attuazione e l’applicazione della “Direttiva per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori” (Direttiva UE 2019/2161) e della futura direttiva sulle azioni rappresentative (cd. Azione 11).

Si evidenzia, del pari, la rilevanza della cooperazione tra le autorità nazionali e sovranazionali, che deve essere rafforzata, da un lato, mediante l’individuazione di settori comuni di intervento (cd. Azione 12) e, dall’altro, mediante l’introduzione di strumenti elettronici innovativi, al fine di rafforzare la capacità delle autorità nazionali di contrastare le pratiche commerciali illegali online ed individuare i prodotti non sicuri (cd. Azione 13).

Nel quadro degli interventi descritti, si evidenzia da ultimo la necessità di valutare l’efficacia del regolamento CPC (cd. Azione 14).

 

  1. Esigenze specifiche di determinati gruppi di consumatori

 

L’Agenda si sofferma sull’importanza di offrire una tutela ad hoc ai consumatori particolarmente “vulnerabili”, quali i bambini, gli anziani e le persone con disabilità.

In particolare, il documento sottolinea come la pandemia da COVID-19 abbia accresciuto la situazione di debolezza finanziaria delle famiglie europee e vi sia, pertanto, la necessità di migliorare la disponibilità e la qualità dei servizi di consulenza in materia di debito nei singoli Stati membri (cd. Azione 15) e di sostenere iniziative che forniscano consulenza a livello locale ai consumatori che non hanno accesso al sostegno e alle informazioni fornite online o presso gli uffici centrali di informazione. (cd. Azione 16).

Con riguardo al profilo della sicurezza dei prodotti, si sottolinea la necessità di interventi normativi specifici, atti a disciplinare tipologie di prodotti destinate a categorie di consumatori particolarmente vulnerabili (come quelli destinati ai bambini, cd. Azione 17).

Si sottolinea, infine, l’urgenza di migliorare la consapevolezza e l’educazione dei consumatori, tenendo conto anche delle esigenze dei diversi gruppi sulla base, tra l’altro, di approcci incentrati sulla parità e la non discriminazione (cd. Azione 18).

 

  1. Cooperazione internazionale

 

L’Agenza evidenzia l’importanza della cooperazione con partner internazionali nel contrasto efficace delle pratiche commerciali illecite.

In tal senso, si rileva l’esigenza di avviare una maggiore collaborazione con Paesi extra-europei e, in particolare, con la Cina, al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti, soprattutto quelli venduti online. (cd. Azione 19).

Da ultimo, si evidenzia l’importanza di fornire sostegno normativo e tecnico a favore delle regioni partner dell’UE, comprese quelle africane (cd. Azione 20).

 

Scopri di più sul sito della Commissione Europea. 

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